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26/09/2008

No alla dismissione dell'Ospedale di Giarre

COMUNICATO A CURA DELL'UFFICIO STAMPA

No alla dismissione del S.Isidoro di Giarre”. Il presidente del Consiglio comunale di Giarre, dott. Raffaele Musumeci in apertura di seduta ha enunciato le linee di azione che si intendono perseguire a difesa del presidio ospedaliero di via Forlanini, preannunciando l’auto convocazione permanente dell’assemblea allo scopo di mantenere sempre alta l’attenzione sul futuro dell’ospedale. “Una eventuale rimodulazione del nostro sanatorio – ha dichiarato il presidente Musumeci – rappresenterebbe la perdita della dignità di un intero territorio. Non possiamo pagare un prezzo cosi alto per scelte scellerate che hanno  progressivamente debilitato il nostro  ospedale. Ogni eventuale decisione negativa sarà fortemente contrastata. Siamo pronti a scendere anche in piazza”. Il presidente del Consiglio comunale di Mascali, on. Biagio Susini, ha aggiunto: “Occorre creare una mobilitazione nella gente. La sensazione è che questa comunità rimane ancora priva di coperture politiche, bisogna fare una protesta forte consapevoli che la sorte di questo ospedale, purtroppo, è stata già decisa e a pagare, come sempre, sono i cittadini. Proprio i cittadini devono fare sentire la propria forza con l’apporto dei sindaci, con iniziative anche plateali”.
“La mobilitazione è imprescindibile. Un ruolo decisivo in questo senso spetta ai sindaci – ha aggiunto il consigliere comunale di Mascali, dott. Silvio Carota. L’azione incisiva dei sindaci del distretto sanitario ha impedito nel recente passato che si smontasse la Tac dal S.Isidoro”. “Condividendo la proposta di inviare una proposta congiunta dei consigli comunali alla Regione – ha affermato il consigliere provinciale, Francesco Cardillo - ci faremo promotori affinchè la questione ospedale Giarre venga affrontata anche in sede di Consiglio provinciale”.    Il presidente del Consiglio di Linguaglossa, prof. Domenico Grasso: “La battaglia è territoriale e segnatamente dell’area jonica etnea. Quanto sta accadendo all’ospedale di Giarre è la sintesi di un progressivo abbandono di questo territorio”. Grasso si è poi soffermato sugli investimenti della struttura sanitaria di Riabilitazione di Linguaglossa, prevista nel piano sanitario regionale, di fatto chiusa all’utenza, e che funziona solo come poliambulatorio. Il consigliere di Giarre, Josè Sorbello: “Ci sono delle precise responsabilità politiche in questa vicenda. Ci sono nomi e cognomi”. Il consigliere provinciale Salvo Patanè: “L’ospedale di Giarre è del territorio. Non perdiamo di vista questo concetto.  E’ inconcepibile che l’ospedale sia stato smontato pezzo per pezzo, in questi anni di lassismo sono stati disconosciuti gli aspetti territoriali”. Secondo Patanè, “occorre non perdere tempo prezioso; accantoniamo in questa fase la ricerca delle responsabilità, ma pensiamo ad una mobilitazione generale vera e concreta”. Il consigliere provinciale Nunzio Parrinello: “Qui c’è un programma chiaro di smobilitazione. Si privilegia l’area metropolitana a danno dell’area jonica, la Provincia regionale deve prendere posizione su quanto sta accadendo”. Il consigliere del Comune di Riposto, Gianfranco Pappalardo, non usa mezzi termini: “Si pensa a smobilitare un ospedale come quello di Giarre dove i reparti funzionano. Ebbene, non comprendiamo queste azioni che appaiono schizofreniche”.  Il sindaco di Giarre, Teresa Sodano: “Ci sono stati tanti campanelli d’allarme. Da oltre 5 anni lottiamo per la difesa dell’ospedale, mi chiedo dove siano stati in questi anni gli altri consigli comunali dei Comuni del comprensorio; tardivamente si tenta ora di salvare il salvabile. Noi siamo stati impegnati costantemente, in questi anni è stato profuso un impegno senza eguali, vigilando sui problemi di un ospedale  spacciato per nuovo ma di fatto nato già vecchio con gravi problemi logistici e di staticità, infiltrazioni sul tetto ecc. Ci siamo battuti per la cabina elettrica, per il pronto soccorso, per la presunta smobilitazione della Tac.  In questi anni ci sono stati segnali chiari sul nostro nosocomio e sui pericoli di dismissione, ma il territorio, spiace dirlo, è stato sordo. Per nostro conto non abbiamo nulla da rimproverarci”.
Il sindaco Sodano, ha poi riferito in aula sul recente incontro in Regione con l’assessore regionale, Russo, dal quale ha ricevuto precise rassicurazioni: “Non c’è rischio di chiusura, per il S.Isidoro sono in corso investimenti per la sistemazione del solaio, mentre la Tac sarà sostituita con un apparecchio più potente.  In futuro ci saranno degli ospedali accorpati e il S.Isidoro di Giarre avrà una specialità di tipo medica , mentre Acireale quella chirurgica. Queste sono state le rassicurazioni dell’assessore Russo. Prima di intraprendere azioni plateali, manifestazioni, è opportuno conoscere prima i dettagli del Piano di rientro e, soprattutto,  quale sarà il destino del nostro presidio ospedaliero”.

FOTO RIUNIONE   (foto Di Guardo)
 
US/MP