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05/03/2015

VERTICE SINDACI DISTRETTO SOCIO-SANITARIO N.17 SU OSPEDALE DI GIARRE

Si è svolta stamane, al Municipio giarrese, l’assemblea dei sindaci del Distretto socio-sanitario n. 17 con all’ordine del giorno la vertenza con l’amministrazione regionale sul futuro dell’Ospedale “S. Giovanni di Dio e Sant’Isidoro” di Giarre.
 
Ha avviato il dibattito il sindaco di Giarre, Roberto Bonaccorsi, tracciando un bilancio di quanto accaduto nell’arco dell'ultimo anno di complessa e costante interlocuzione con il governo regionale e degli sviluppi seguiti alla protesta – lo spostamento dell’ufficio istituzionale del primo cittadino giarrese nel presidio ospedaliero - degli ultimi giorni. «Le promesse di mantenere i posti letto e di potenziare la struttura sono sempre state smentite dai fatti - ha detto Bonaccorsi - in ultimo, dal decreto assessoriale dello scorso 14 gennaio 2015, che stabilisce la riduzione dei posti letto dell'Ospedale a soli 16 di lungodegenza e la soppressione di 57 posti letto per acuti, un dato che l'Assessorato alla Sanità, di fronte alle richieste di chiarimenti, ha derubricato a semplice refuso».
 
I sindaci presenti in rappresentanza dei Comuni che compongono il Distretto - Marco Alosi (Fiumefreddo di Sicilia), Ignazio Puglisi (Piedimonte Etneo), Enzo Caragliano (Riposto), Giuseppe Nicotra (Sant'Alfio), Giuseppe Messina (Milo), Giuseppe Intelisano (Calatabiano) - hanno condiviso l'intento di difendere in primo luogo il numero di posti letto dell'Ospedale, obiettivo che passa necessariamente – questo l’indirizzo dell’assemblea – dalla correzione del decreto, che altrimenti segnerebbe drasticamente in senso negativo il destino della struttura.
 
La protesta del primo cittadino di Giarre, sulla quale i sindaci del Distretto hanno confermato il proprio «convinto sostegno», proseguirà – come ha ribadito lo stesso primo cittadino Roberto Bonaccorsi e condiviso dai colleghi del Distretto - fino a quando dalla Regione non giungeranno segnali sulla concreta salvaguardia dei posti letto dell’Ospedale.
   
All’esame dell’assemblea degli amministratori, anche il cronoprogramma avanzato nei giorni scorsi dalla direzione generale dell’Asp di Catania sul futuro della struttura e dei servizi che potranno continuare ad essere erogati agli utenti. Su questo punto è già stata elaborata una «controproposta» dei sindaci del Distretto – un piano particolare su servizi e specialità da mantenere e rilanciare nel presidio ospedaliero di via Forlanini -  che nei prossimi giorni verrà indirizzata all’amministrazione sanitaria provinciale.