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10/02/2022

10 FEBBRAIO - GIORNO DEL RICORDO

10 FEBBRAIO - GIORNO DEL RICORDO
L'amministrazione comunale partecipa delle celebrazioni del Giorno del Ricordo per non dimenticare quanto accaduto agli esuli italiani di Istria e Dalmazia dopo che la fine della seconda guerra mondiale aveva sancito la fine dell’occupazione italiana in territorio slavo.
È importante ricordare per comprendere i fenomeni storici, la loro genesi e che dentro i teatri di guerra i civili sono sempre vittime.

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Alla fine della seconda guerra mondiale, mentre tutta l'Italia, grazie all'esercito angloamericano, veniva liberata dall’occupazione nazista, a Trieste e nell’Istria, sino ad allora territorio italiano, si è vissuto l'inizio di una tragedia: la "liberazione" avvenne ad opera dell'esercito jugoslavo agli ordini del maresciallo Tito.
350.000 italiani, abitanti di Fiume, dell'Istria e della Dalmazia, dovettero fuggire ed abbandonare la loro terra, le case, il lavoro, gli amici e gli affetti, incalzati dalle bande armate jugoslave. Decine di migliaia furono uccisi nelle foibe o nei campi di concentramento titini. La loro colpa era di essere italiani di non volere cadere sotto un regime straniero.
         Trieste, dopo aver subito più di un mese di occupazione jugoslava, ancora oggi ricordato come “i quaranta giorni del terrore”, visse per nove anni sotto il controllo di un Governo militare Alleato, in attesa che le diplomazie decidessero la sua sorte. Solo nell'ottobre del 1954 l'Italia prese il pieno controllo di Trieste, lasciando l'Istria all'amministrazione jugoslava.

Il 10 febbraio del giorno che l'Italia dedica al ricordo della tragedia degli italiani vittime delle foibe e dell'esodo 
da Fiume, dall’Istria e dalla Dalmazia.